Tutto può accadere a Broadway e il cinema-teatro

Diciamocelo, le serate in cui non si ha voglia di fare nulla e che finiscono col guardare una commedia americana qualunque capitano a tutti, e, nonostante di solito si rivelino film che definire imbarazzatni sarebbe fargli un complimento, capita, a volte, confonde delspettatoreevoli sorprese; è questo il caso di Tutto può accadere a Broadway, un film intelligente e leggero che si discosta dall'infinità di altri titoli uguali. Parliamone? parliamone!

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Tutto inizia quando Owen Wilson (cioè il personaggio che viene interpetato da Owen Wilson, chiaro no?), regista di uno spettacolo teatrale, regala 30000 dollari ad una escort/squillo/donnadifacilicostumi che aveva chiamato con la promessa che questa smetta di fare quello che fa e realizzi il suo sogno: diventare un'attrice. Ovviamente la nostra protagonista sarà costretta a rincontrare il suo benefattore quando si presenterà ad un provino per uno spettacolo teatrale in cui interpreterá, paradossalmente, una squillo.

Ed è proprio in questa situazione paradossale quella in cui si muovono tutti i personaggi; set e palcoscenico si confondono, in un gioco di specchi quasi pirandelliano, gli attori di cinema interpretano attori di teatro che si muovono per tutta new york come se fossero su un unico, grandissimo, palco teatrale e in cui ogni scena è un luogo unico dove vanno inesorabilmente a confluire tutti i personaggi, ognuno dei quali è legato a tutti gli altri in modi diversi: per parentela, relazioni o spionaggio che sia, tutti i personaggi finiscono per incontrasi e scontrarsi tra di loro, legati sia dalla commedia che dovranno mettere in scena, sia da quella che stanno vivendo;

Tutto Può accadere a Brodway è infatti  l'esempio di un cinema che si fa teatro, e teatro che diventa cinema, il gioco metalinguistico su cui si fonda la pellicola confonde lo spettatore che, spaesato, si perde in una mescolanza di  maschere, in cui anche le battute che gli attori teatrali devono recitare nello spettacolo sono una continuazione delle battute del film, gli attori sono due volte loro stessi a metà tra realtà e finzione: la realtà "riprodotta" dalla finzione cinematografica e la finzione teatrale "inscenata" nella realtà filmica, riprendendo in parte (e ovviamente non sperando di raggiungere in nessun caso quei livelli) La Rosa Purpera Del Cairo di Woody Allen e il discorso sulla messa in scnea della "verità" (sempre relativa) al cinema.

È comunque chiaro che la pellicola non voglia interrogarsi troppo profondamente su questi temi, rimanendo infatti sui toni leggero di una commedia americana, è giusto però dare credito ad un film che  riesce a intrattenere senza per forza dover essere una anonima commedia americana qualunque ( e di nomi qui se ne potrebbero citare a centinaia per ogni anno) ma che riesce ad essere brillate sia per un tema di fondo non banale, sia per degli attori molto credibili nei loro ruoli[Ndr, ho una passione segreta per Owen Wilson perché mi fa troppo ridere il fatto che che a cinquant'anni abbia ancora quella frangetta bionda ma shhh, questo non si deve sapere in giro]; insomma, se siete alla ricerca di una commedia fresca e che non sia una di quelle fatte con lo stampino che ci ritroviamo al cinema Tutto Può accadere A Brodway potrebbe fare al caso vostro; in ogni caso, fatemi sapere cosa ne pensate e se l'avete visto, ciao!