L'evocazione - The Conjuring: ovvero, un horror Onesto.
Un classico: halloween, amici con cui passare la serata, film di paura scelto a caso tra i circa centosette milioni usciti negli ultimi, umh, due anni; quest'anno l'arduo compito di spaventarci è ricaduto su The Conjuring (o l'evocazione, o entrambi) che, a sorpresa, si è rivelato molto piacevole, pronti? parliamone.
La trama di The Conjurion è semplicemente quella di molti altri film sulle possessioni demoniache: un evento sovrannaturale avvenuto molto tempo prima fa si che la casa venga infestata dai demoni (in questo caso è una strega che si vota a Satana e maledice tutti quelli che ci abiteranno dopo), stacco fino ai giorni nostri, quando una simpatica famiglia va ad abitare dentro la casa infestata dove, ovviamente cominceranno ad accadere eventi spaventosi ed inquietanti; le situazioni li porteranno a rivolgersi a due demonologi che assieme alla famiglia proveranno a liberarsi della presenza.
Insomma, questo tipo di storia lo abbiamo visto migliaia di volte in praticamente tutti i film sulle case infestate, cosa rende quindi The Conjuring un film che funziona? La cosa principale è è che, molto semplicemente, fa paura. In un panorama dominato da horror che credono che l'unico modo per fare paura siano i Jump Scare (vero necropolis?) L'evocazione punta su un costruzione della tensione che si vede raramente di questi tempi; certo tutti i cliché del genere ci sono capiamoci, le porte che sbattono e i quadri che cadono sono presenti, ma arrivano sempre per culminare -o come contrappunto- a scene costruite per lasciare senza fiato, si ha la sensazione che ci sia sempre qualcosa in agguato, qualcosa pronto a fare del male; il tutto rappresentato con una regia che ci accompagna, senza mai avvicinarsi troppo all'origine dell'orrore: un essere che si intravede solo attraverso uno specchio, che scivola al di là di una porta inquadrata di taglio, con movimenti di macchina precisi e mai convulsi (alcuni movimenti della macchina da presa sono veramente tanto belli), tutto è chiaro nel suo svolgersi senza mai esserlo completamente, lasciandoci quel senso di incompletezza che crea ansia e tensione con un ritmo che cresce man mano che l'orrore si fa più reale.
Se dal lato tecnico il film sembra puntare decisamente in alto, il resto rimane decisamente nella norma: la quantità di personaggi mostrati è molto alta (i genitori con 5 figlie e gli investigatori con la loro) e, di fatto, finiscono tutti nel dimenticatoio molto presto, contando che 3 o 4 hanno si è no 5 battute in tutto il film, come elevata è la quantità di presenze diverse che si incontrano nella pellicola, dando per scontati i poteri sovrannaturali del demone i personaggi incontrano un sacco di entità diverse (di solito persone che avevano abitato li) che non aiutano a comporre un quadro completamente chiaro della situazione ( la cameriera coi polsi sanguinanti, il demone sopra l'armadio, la bambola inutile...); problemi che si fanno sentire soprattutto nella seconda parte di film, che zoppica vistosamente, cercando di far filare tutto liscio nonostante vengano continuamente inseriti nuovi elementi, che non permette di capire a fondo il quadro complessivo, chi sia in grado di fare cosa e perchè.
Insomma The conjuring è una piacevolissima sorpresa, girato con cura e capace di regalare, finalmente, qualche vero momento di paura, soprattutto in questo periodo in cui il significato di horror è stato spesso traviato completamente, e si, nonostante la seconda parte più debole rimane un film molto godibile, ma sopratutto onesto: vuole spaventarci e ci riesce. Perfetto per una serata in cui si abbia volgia di qualche spavento.
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| tutto nella norma insomma |
La trama di The Conjurion è semplicemente quella di molti altri film sulle possessioni demoniache: un evento sovrannaturale avvenuto molto tempo prima fa si che la casa venga infestata dai demoni (in questo caso è una strega che si vota a Satana e maledice tutti quelli che ci abiteranno dopo), stacco fino ai giorni nostri, quando una simpatica famiglia va ad abitare dentro la casa infestata dove, ovviamente cominceranno ad accadere eventi spaventosi ed inquietanti; le situazioni li porteranno a rivolgersi a due demonologi che assieme alla famiglia proveranno a liberarsi della presenza.
Insomma, questo tipo di storia lo abbiamo visto migliaia di volte in praticamente tutti i film sulle case infestate, cosa rende quindi The Conjuring un film che funziona? La cosa principale è è che, molto semplicemente, fa paura. In un panorama dominato da horror che credono che l'unico modo per fare paura siano i Jump Scare (vero necropolis?) L'evocazione punta su un costruzione della tensione che si vede raramente di questi tempi; certo tutti i cliché del genere ci sono capiamoci, le porte che sbattono e i quadri che cadono sono presenti, ma arrivano sempre per culminare -o come contrappunto- a scene costruite per lasciare senza fiato, si ha la sensazione che ci sia sempre qualcosa in agguato, qualcosa pronto a fare del male; il tutto rappresentato con una regia che ci accompagna, senza mai avvicinarsi troppo all'origine dell'orrore: un essere che si intravede solo attraverso uno specchio, che scivola al di là di una porta inquadrata di taglio, con movimenti di macchina precisi e mai convulsi (alcuni movimenti della macchina da presa sono veramente tanto belli), tutto è chiaro nel suo svolgersi senza mai esserlo completamente, lasciandoci quel senso di incompletezza che crea ansia e tensione con un ritmo che cresce man mano che l'orrore si fa più reale.
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| signora tutto bene? la vedo un po' sciupata |
Se dal lato tecnico il film sembra puntare decisamente in alto, il resto rimane decisamente nella norma: la quantità di personaggi mostrati è molto alta (i genitori con 5 figlie e gli investigatori con la loro) e, di fatto, finiscono tutti nel dimenticatoio molto presto, contando che 3 o 4 hanno si è no 5 battute in tutto il film, come elevata è la quantità di presenze diverse che si incontrano nella pellicola, dando per scontati i poteri sovrannaturali del demone i personaggi incontrano un sacco di entità diverse (di solito persone che avevano abitato li) che non aiutano a comporre un quadro completamente chiaro della situazione ( la cameriera coi polsi sanguinanti, il demone sopra l'armadio, la bambola inutile...); problemi che si fanno sentire soprattutto nella seconda parte di film, che zoppica vistosamente, cercando di far filare tutto liscio nonostante vengano continuamente inseriti nuovi elementi, che non permette di capire a fondo il quadro complessivo, chi sia in grado di fare cosa e perchè.
Insomma The conjuring è una piacevolissima sorpresa, girato con cura e capace di regalare, finalmente, qualche vero momento di paura, soprattutto in questo periodo in cui il significato di horror è stato spesso traviato completamente, e si, nonostante la seconda parte più debole rimane un film molto godibile, ma sopratutto onesto: vuole spaventarci e ci riesce. Perfetto per una serata in cui si abbia volgia di qualche spavento.


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